Credito d'imposta per attività di ricerca e sviluppo

Credito d'imposta per attività di ricerca e sviluppo

Credito d'imposta per attività di ricerca e sviluppo: un’imperdibile opportunità per tutte le imprese dal ministero dello sviluppo economico

Il credito d’imposta è attribuito a tutte le imprese che effettuano

investimenti in attività di ricerca e sviluppo a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2020, senza alcun limite in relazione a: 

  • - forma giuridica; 
  • - settore produttivo (anche agricoltura); 
  • - dimensioni (es. in termini di fatturato); 
  • - regime contabile. 

Non si applica a: 

  • - soggetti con redditi di lavoro autonomo; 
  • - soggetti sottoposti a procedure concorsuali non finalizzate alla continuazione dell’esercizio dell’attività economica; 
  • - imprese che fanno ricerca conto terzi commissionata da imprese residenti;
  • - imprese non commerciali (per attività istituzionale).

 

Gli investimenti agevolabili sono:

  1. lavori sperimentali o teorici svolti
  2. ricerca pianificata o indagini critiche
  3. acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati
  4. produzione e collaudo di prodotti, processi e servizi

 

Non si considerano attività di R&S: le modifiche ordinarie o periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi esistenti e altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti.

 

Costi agevolabili:

  1. 1 Personale impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo
  2. 2 Spese relative a contratti con università, enti di ricerca e simili, con altre imprese
  3. 3 Quote di ammortamento di strumenti e attrezzature e laboratorio
  4. 4 Competenze tecniche e privative industriali

 

Altri costi

Spese per certificazione contabile, fino a un limite di 5.000 euro per ciascun periodo di imposta per il quale si intende fruire dell’agevolazione, solo per le imprese che non sono soggette a revisione legale dei conti e prive di un collegio sindacale. Tali spese di certificazione si aggiungono al credito di imposta spettante per il 100% del loro valore.

 

Benefici del credito d'imposta per attività di ricerca e sviluppo:

50% delle spese sostenute per un massimo di 20 milioni di euro. La soglia minima di spese ammissibili è € 30.000.

Il beneficio si calcola sulla spesa incrementale complessiva, ossia la differenza positiva tra l’ammontare complessivo delle spese per investimenti in attività di ricerca e sviluppo sostenute nel periodo d’imposta in relazione al quale si intende fruire dell’agevolazione e la media annuale delle medesime spese realizzate nei tre periodi d’imposta precedenti al 2015 (quindi 2012-2014).

Il credito è compensabile in F24 l’anno successivo (IVA, IRPEF, contributi, ecc.) ed è cumulabile con altre misure agevolative poiché non rientrante negli aiuti di stato.

E’ necessario produrre opportuna documentazione a giustificazione delle spese sostenute che sarà verificata e certificata da un revisore contabile.

 

 


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